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martedì 27 novembre 2012

Il "murale" di Livio Zucchetto presso il circuito "Pratola Kart"

Con il termine "murale" si identificano quegli enormi disegni o scritte che caratterizzano spesso i muri dei grandi centri urbani europei ma soprattutto statunitensi. Una forma d'arte che a partire dagli anni '80 ha preso sempre più piede fino a riempire pagine di giornali, trasmissioni televisive, pubblicità. 
Da pochissimi giorni è possibile ammirare il primo esemplare permanente in territorio montecalvese eseguito con la tecnica delle bombolette spray. L'opera è stata realizzata da un giovane appassionato di zona, Livio Zucchetto, da sempre promotore di questa forma d'arte e della cultura Hip Hop che la caratterizza. Il "murale" può essere ammirato presso il kartodromo Pratola Kart ed oltre che per la bellezza dello stile e dei colori utilizzati,  il disegno sbalordisce chi lo contempla anche per le grosse dimensioni ( 10 metri circa di lunghezza per 1,80 di altezza). L'opera fortemente voluta dal titolare dell'impianto, Michele Lo Conte, può essere ammirata tutti i giorni presso il circuito sopra menzionato. I migliori auguri a Livio che ringraziamo per "questa ventata di aria nuova".





















Se vi piace questa forma d'arte potete vedere altre opere sparse tra l'Irpinia e il Sannio cliccando sui sottostanti link:

https://montecalvo-e-dintorni.blogspot.com/2020/06/forme-darte-sui-muri-tra-irpinia-e_11.html
https://montecalvo-e-dintorni.blogspot.com/2020/06/forme-darte-sui-muri-tra-irpinia-e.html

domenica 8 aprile 2012

Sporadici ritrovamenti in c.da Tressanti di Montecalvo Irpino.

"La terra, fatìala ca ti rae lu 'ppane" così dicono tutt'oggi gli anziani di c.da Tressanti nella periferia di Montecalvo Irpino. E così è stato per secoli, attraverso i quali intere generazioni si sono sfamate attraverso la coltivazione di grano, orzo, avena, granturco ecc. Ma oltre ai suddetti prodotti il terreno fa riaffiorare in superficie anche strani frammenti ceramici. Ciò è accaduto in particolare nella zone di Mauriello, Bosco Perriello e soprattutto Pratola, anche perchè si narra che qui vi fosse un antico insediamento romano e prima ancora, forse degli Osci. Ed ecco che tra le mani ci si può trovare il manico di un'antica anfora, il fondo di un vaso o ancora delle antiche monete. Comincio a chiedere informazioni in zona. Alcuni anziani mi riferiscono che con l'avvento dei trattori in agricoltura negli anni sono venuti alla luce pezzi di anfore che potevano misurare anche 80-90 centimetri di diametro o ancora dei rettangoli di terracotta che fungevano da coperchi per loculi funerari. I miei familiari mi dicono che negli anni '50 furono ritrovate poco lontano dalla mia abitazione due tazze ed un paio di spade arruginite. Intervennero anche gli organi preposti e furono effettuati degli scavi ma degli esiti e degli oggetti menzionati sopra nessuno sa dirmi nulla, anche perchè gli adulti dell'epoca sono deceduti da anni. Vengo a conoscenza del rinvenimento di alcune monete nella parte bassa di c.da Pratola con la scritta "Napoleone III" ma di anni ne sono passati e già recuperare questa pagina di memoria è un piccolo miracolo. Mi viene riferito anche della scoperta in passato dei resti di una piccola necropoli nei pressi dell'attuale chiesa di Santa Teresa in Tressanti. Incuriosito comincio ad esplorare i terreni e ben presto la speranza diventa realtà, ritrovando dei pezzetti di terracotta di colore roseo ed alcuni smaltati in nero. Mi incammino verso l'abbeveratoio di Pratola, ma arrivato in loco  anzicchè trovare qualcosa di interessante, ahimè, vedo solo rifiuti sparsi sul suolo. Deluso, mi dico che per oggi può bastare e caminando mi rendo conto della straordinaria bellezza del territorio, immaginando quest'ultimo abitato da antiche popolazioni, e mi chiedo come mai per decenni non si sia fatto nulla per portare alla luce importanti pagine di storia. Nonostante questo mio pensiero però, non mi rattristo del tutto in quanto già so che gli antichi popoli del luogo faranno parlare di loro di tanto in tanto, ridando occasionalmente alla luce pezzetti di terracotta legati alle civiltà locali rimasti nell'oblìo per secoli.
(Articolo già pubblicato il 22 febbraio 2012 su http://telemontecalvo.ning.com/profiles/blogs/sporadici-ritrovamenti-in-c-da-tressanti-di-montecalvo-irpino-1?xg_source=activity )